La vasca autoalimentata


Nella sezione precedente, abbiamo visto come costruire ed utilizzare le zattere per garantire un corretto approvvigionamento d'acqua alle piante durante un'assenza più o meno prolungata.
Utilizzando questo sistema, vi sono però dei limiti che bisogna tenere ben presente.
1) Per non rompere il foglio di polistirolo, i fori non possono essere troppo vicini gli uni agli altri, quindi se possediamo molte piante dobbiamo realizzare numerose zattere.
2) I vasi non devono essere molto grossi e/o pesanti, altrimenti si rende instabile il foglio di polistirolo che potrebbe perdere la proprietà galleggiante e/o rompersi.
Un metodo alternativo, economico e di facile realizzazione è quello delle vasche autoalimentate...... il funzionamento è molto semplice.
In una grossa vasca, poniamo sul fondo i vasi e versiamo dell'acqua fino a raggiungere il livello desiderato.
Prendiamo un contenitore (tanica, bottiglia in plastica, ecc.), lo riempiamo di acqua e lo chiudiamo con il suo tappo.
A questo punto, lo capovolgiamo (tappo verso il basso) e pratichiamo un foro alla base del contenitore di circa 1 cm. di diametro, quest'ultimo dovrà rimanere sotto al livello dell'acqua presente vasca.
Rigiriamo il contenitore chiudendo provvisoriamente il foro, per evitare la fuoriuscita dell'acqua e inseriamo il contenitore nella vasca.
Quando con il passar del tempo, il livello dell'acqua nella vasca scenderà al di sotto del foro, il serbatoio inizierà a rilasciare acqua fino a quando il livello presente nella vasca supera nuovamente quello del foro.
Così facendo, il livello dell'acqua nella vasca rimarrà costante fino a quando il serbatoio avrà esaurito tutta l'acqua al suo interno.
E' intuitivo che più ampia sarà la capacità del serbatoio, tanto maggiore sarà la garanzia che il livello dell'acqua possa rimanere costante all'interno della vasca.
Sarà possibile inserire anche più serbatoi all'interno della vasca, in modo che il livello dell'acqua rimanga costante più a lungo.
Nel disegno sotto, è mostrato il funzionamento della vasca autoalimentata.

Fase 1: Il livello dell'acqua nella vasca copre il foro del serbatoio che contiene acqua sufficiente per approvvigionare la vasca.


Fase 2: Con il passar del tempo, il livello d'acqua presente nella vasca diminuisce, quando viene a trovarsi al di sotto del foro, il serbatoio inizia ad erogare acqua fino a quando il livello nella vasca ritorna a coprire il foro.


Fase 3: Il livello della vasca e quello all'interno del serbatoio sono al di sotto del foro, da questo momento le piante avranno acqua fino al prosciugamento completo della vasca.


Ecco nella foto sotto, un esempio pratico di una piccola vasca con un serbatoio ricavato da una semplice bottiglia di acqua minerale.

Nel caso in cui si debba utilizzare questo sistema per piante che non amano i eccessivi ristagni d'acqua (es. Nepenthes), è possibile sostituire alle vasche dei semplici sottovasi; il foro nel serbatoio dovrà essere molto ridotto e praticato sul fondo del contenitore, in modo da garantire un livello d'acqua nel sottovaso di qualche mm, livello sufficiente a mantenere umido il substrato delle piante.
Nella foto sottostante alcuni sottovasi autoalimentati con serbatoi.